Correre fa bene, ma con moderazione

Correre troppo comporta gli stessi rischi di morte di stare perennemente sdraiati sul divano. E’ questa, molto in sintesi, la conclusione alla quale è giunto un team di specialisti coinvolti nel Copenahgen City Heart Study del Frederiksberg Hospital di Copenhagen.

La ricerca
I ricercatori hanno selezionato 5048 partecipanti sani e con un’età compresa tra i 20 e gli 86 anni e li hanno sottoposti a questionari riguardanti la loro attività fisica. In base alle risposte dei volontari hanno identificato 1.098 persone dedite al jogging e 413 con abitudini sedentarie, monitorandoli per dodici anni. Al termine di questo periodo gli studiosi danesi hanno registrato la morte di 28 corridori e di 128 sedentari. I dati riguardanti la frequenza e la velocità di corsa di ognuno dei partecipanti hanno permesso ai ricercatori di dividere in due categorie i corridori. I cosiddetti “light joggers”, ovvero coloro che corrono per meno di due ore e mezza alla settimana e con una velocità entro gli 8 km/h, e gli “strenuous jogger” che invece si esercitano per più di quattro ore settimanali e corrono a velocità superiori agli 11 km/h.

La moderazione per aiutare il cuore
L’analisi dei decessi ha permesso di evidenziare che gli appartenenti alla prima categoria hanno il 78 per cento di probabilità di morte in meno rispetto ai sedentari. Il risultato più sorprendente però è quello che avvicina il rischio di mortalità dei sedentari a quello dei corridori più instancabili, sottolineando come un eccesso di sforzo fisico prolungato nel tempo possa essere estremamente dannoso per il cuore. Secondo gli autori dello studio, pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology, la tabella di allenamento che garantisce i migliori risultati prevede di correre da una a 2.4 ore settimanali, non più di tre giorni su sette e a velocità moderata o lenta. «Se l’obiettivo di una persona è quello di migliorare la propria aspettativa di vita – ha precisato Peter Schnohr, uno dei coautori dello studio – correre qualche volta alla settimana a un ritmo moderato è una buona strategia. Gli eccessi non sono solo inutili, ma potenzialmente pericolosi».

Fonte: corriere.it

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